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cacio e pepe

CACIO E PEPE, UNA RICETTA POVERA MA RICCA DI GUSTO

CACIO E PEPE, UNA RICETTA POVERA MA RICCA DI GUSTO 3000 2000 admin

CACIO E PEPE: UNA RICETTA POVERA MA RICCA DI GUSTO

Chi va Roma non può fare a meno di mangiarli almeno una volta. Chi a Roma ci abita li considera uno dei punti fermi della tradizione gastronomica della città. Stiamo parlando degli spaghetti cacio e pepe, uno dei primi romani più noti insieme a gricia, amatriciana e carbonara.

La cacio e pepe è un piatto semplice, semplicissimo: per prepararla bastano pecorino romano, sale, pepe e spaghetti (o tonnarelli). Ma chi ha provato a farla almeno una volta a casa sa che può rivelarsi una vera sfida: perché sia davvero buona, e non una semplice pasta al formaggio, magari collosa, servono una mano esperta, i tempi giusti e ovviamente ingredienti di prima qualità.

Non sappiamo precisamente quando è comparsa per la prima volta nei piatti dei romani, né per merito di chi. Ma le origini agro-pastorali della cacio e pepe sono ovvie: l’ingrediente principe è il pecorino, uno dei prodotti caseari dei pastori laziali, sempre a disposizione e facilmente trasportabile.

Il pecorino era grattugiato a scaglie e mantecato con l’acqua di cottura della pasta (ricca di amido) e profumato con pepe nero in grani, macinato al momento o pestato al mortaio: bastava questo per realizzare un primo piatto saporito e sostanzioso. Il tocco in più di questa pasta era proprio la cremina liscia e omogenea, che nasceva dall’unione perfetta tra formaggio grattugiato e amido della pasta. E ancora oggi la cremina della cacio e pepe è croce e delizia dei provetti cuochi!

Il formato classico per la cacio e pepe sono gli spaghetti, ma negli anni le varianti si sono moltiplicate e oggi nelle trattorie e nei ristoranti sono molto diffusi anche i tonnarelli, ma c’è anche chi non disdegna il formato corto, soprattutto i rigatoni o le mezze maniche rigate. I tonnarelli però sono da molti considerati il tipo di pasta migliore, perché con la loro ruvidità e porosità raccolgono perfettamente la crema di pecorino e lasciano il segno sul palato.

Se vuoi assaggiare questo incredibile piatto povero della cucina romana non ti resta che venire a trovarci!